Dalla digitalizzazione dei flussi al vantaggio competitivo
Fonte: rielaborazione da Azienda Digitale – Zucchetti
Una pianificazione efficiente delle attività del personale dipendente è diventata, soprattutto negli ultimi anni, fattore critico di successo nella creazione del valore aggiunto dell’impresa.
Un’ amministrazione agile e puntuale del personale si riflette infatti direttamente sulla produttività del team, cosi come la consapevolezza e visione complessiva dei flussi lavorativi permette una gestione ottimale e tempestiva degli imprevisti, monitoraggio presenze e reperibilità, postazioni scoperte, riduzione degli errori.
Nessuna impresa dovrebbe sottovalutare i benefici connessi alla corretta gestione e valorizzazione del proprio capitale umano: il suddetto monito interessa soprattutto organizzazioni di dimensioni ridotte, in cui se da un lato si riscontra si una diffusa tendenza a non sistematizzare la gestione dei singoli dipendenti, di contro, proprio in questo tipo di imprese, tale approccio risulta avere il maggior impatto sulla generale performance dell’attività.
Sotto queste logiche, una questione centrale nell’ambito della gestione del personale nelle PMI, è certamente quella relativa all’organizzazione dei turni, che è necessario sia correttamente disegnata e costantemente monitorata affinché risulti sempre in linea con le esigenze dell’azienda, con le necessità del personale dipendente, nonché con quella serie di normative vigenti in materia.
Il vantaggio di una più efficiente gestione dei turni
Il costo del personale risulta essere, in molte aziende, la prima voce di spesa. Pianificare in modo efficiente attività, flussi e turni permette di equilibrare produttività e qualità del lavoro, e di farlo in modo congiunto con sicurezza e soddisfazione del personale.
Il benessere dei propri dipendenti dovrebbe infatti essere e rimanere una delle priorità di qualsiasi imprenditore. Un ambiente favorevole si trasforma facilmente in leva motivazionale e di valorizzazione delle professionalità, creando condizioni ottimali affinché il lavoratore produca al meglio delle sue capacità.
Sotto questa logica l’organizzazione coordinata di orari e turni di lavoro gioca un ruolo estremamente rilevante, poiché tali aspetti incidono fortemente nell’equilibrio tra vita lavorativa e vita personale (prevenzione stress, disturbi psicofisici e sociali, etc.).
Un’azienda attenta alla programmazione degli orari di lavoro, anche attraverso una visione completa della turnazione, risulta in aggiunta in grado di monitorare la curva del fabbisogno organizzativo, ottimizzando quindi i processi produttivi. Sistematizzare sullo stesso piano risorse necessarie (economiche, tempo, personale, know-how), obiettivi da raggiungere e attribuzione carichi di lavoro, permette infatti, in primis, la composizione di team a competenze eterogenee, con vantaggi rilevanti in termini di riduzione di tempi ed errori, prevenzione di ritardi e disservizi, riduzione del ricorso a straordinari e reperibilità, ottimizzazione dei processi attraverso un’organizzazione automatica delle attività.
La normativa di riferimento in pillole
In termini normativi nel Decreto Legislativo di riferimento, 8 aprile 2003, n. 66, è fissato a 48h/settimana il tetto massimo di ore lavorative, straordinari compresi; l’art. 3 riporta: 1. L’orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali; 2. I contratti collettivi di lavoro possono stabilire, ai fini contrattuali, una durata minore e riferire l’orario normale alla durata media delle prestazioni lavorative. Nell’art.5 e seg. viene stabilito il totale annuo degli straordinari – non superiore a 250h/ anno; ogni lavoratore ha diritto a 11 h di riposo ogni 24 h, con pause garantite a tutti i lavoratori che operano per più di 6 ore consecutive, con un riposo di 24 maturato ogni 7 giorni di lavoro.
I CCNL possono intervenire con regolamenti specifici – riguardanti turni di lavoro, pause, straordinari, riposi e maggiorazioni in caso di lavoro notturno o straordinario. Nel quadro regolatorio si aggiunge il rispetto congiunto di ulteriori normative quali la Direttiva 2003/88/CE, sostituito della Direttiva 93/104/CE, nonché Codice Civile, Costituzione e Statuto dei Lavorativi.
In conclusione, all’interno del sistema a tre vertici, ovvero (a) fabbisogno dell’azienda, (b) esigenze dei dipendenti, (c) obblighi da normative vigenti, il punto di equilibrio risiede nella capacità dello strumento gestionale utilizzato di amministrare ad hoc ed in modo semplice, intuitivo, completo ed efficiente l’organizzazione dei turni e flussi di attività, risolvendo criticità e ottimizzando tutti quei processi legati all’organizzazione del personale, in grado di creare un vantaggio competitivo multi dimensionale in termini di tempi, costi ed employee satisfaction.
L’ottimizzazione dei flussi di lavoro data da una gestione strategica del personale, quale motore del sistema produttivo, rappresenta un fattore determinante per il successo dell’impresa
Dalla digitalizzazione dei flussi al vantaggio competitivo
Fonte: rielaborazione da Azienda Digitale – Zucchetti
Una pianificazione efficiente delle attività del personale dipendente è diventata, soprattutto negli ultimi anni, fattore critico di successo nella creazione del valore aggiunto dell’impresa.
Un’ amministrazione agile e puntuale del personale si riflette infatti direttamente sulla produttività del team, cosi come la consapevolezza e visione complessiva dei flussi lavorativi permette una gestione ottimale e tempestiva degli imprevisti, monitoraggio presenze e reperibilità, postazioni scoperte, riduzione degli errori.
Nessuna impresa dovrebbe sottovalutare i benefici connessi alla corretta gestione e valorizzazione del proprio capitale umano: il suddetto monito interessa soprattutto organizzazioni di dimensioni ridotte, in cui se da un lato si riscontra si una diffusa tendenza a non sistematizzare la gestione dei singoli dipendenti, di contro, proprio in questo tipo di imprese, tale approccio risulta avere il maggior impatto sulla generale performance dell’attività.
Sotto queste logiche, una questione centrale nell’ambito della gestione del personale nelle PMI, è certamente quella relativa all’organizzazione dei turni, che è necessario sia correttamente disegnata e costantemente monitorata affinché risulti sempre in linea con le esigenze dell’azienda, con le necessità del personale dipendente, nonché con quella serie di normative vigenti in materia.
Il vantaggio di una più efficiente gestione dei turni
Il costo del personale risulta essere, in molte aziende, la prima voce di spesa. Pianificare in modo efficiente attività, flussi e turni permette di equilibrare produttività e qualità del lavoro, e di farlo in modo congiunto con sicurezza e soddisfazione del personale.
Il benessere dei propri dipendenti dovrebbe infatti essere e rimanere una delle priorità di qualsiasi imprenditore. Un ambiente favorevole si trasforma facilmente in leva motivazionale e di valorizzazione delle professionalità, creando condizioni ottimali affinché il lavoratore produca al meglio delle sue capacità.
Sotto questa logica l’organizzazione coordinata di orari e turni di lavoro gioca un ruolo estremamente rilevante, poiché tali aspetti incidono fortemente nell’equilibrio tra vita lavorativa e vita personale (prevenzione stress, disturbi psicofisici e sociali, etc.).
Un’azienda attenta alla programmazione degli orari di lavoro, anche attraverso una visione completa della turnazione, risulta in aggiunta in grado di monitorare la curva del fabbisogno organizzativo, ottimizzando quindi i processi produttivi. Sistematizzare sullo stesso piano risorse necessarie (economiche, tempo, personale, know-how), obiettivi da raggiungere e attribuzione carichi di lavoro, permette infatti, in primis, la composizione di team a competenze eterogenee, con vantaggi rilevanti in termini di riduzione di tempi ed errori, prevenzione di ritardi e disservizi, riduzione del ricorso a straordinari e reperibilità, ottimizzazione dei processi attraverso un’organizzazione automatica delle attività.
La normativa di riferimento in pillole
In termini normativi nel Decreto Legislativo di riferimento, 8 aprile 2003, n. 66, è fissato a 48h/settimana il tetto massimo di ore lavorative, straordinari compresi; l’art. 3 riporta: 1. L’orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali; 2. I contratti collettivi di lavoro possono stabilire, ai fini contrattuali, una durata minore e riferire l’orario normale alla durata media delle prestazioni lavorative. Nell’art.5 e seg. viene stabilito il totale annuo degli straordinari – non superiore a 250h/ anno; ogni lavoratore ha diritto a 11 h di riposo ogni 24 h, con pause garantite a tutti i lavoratori che operano per più di 6 ore consecutive, con un riposo di 24 maturato ogni 7 giorni di lavoro.
I CCNL possono intervenire con regolamenti specifici – riguardanti turni di lavoro, pause, straordinari, riposi e maggiorazioni in caso di lavoro notturno o straordinario. Nel quadro regolatorio si aggiunge il rispetto congiunto di ulteriori normative quali la Direttiva 2003/88/CE, sostituito della Direttiva 93/104/CE, nonché Codice Civile, Costituzione e Statuto dei Lavorativi.
In conclusione, all’interno del sistema a tre vertici, ovvero (a) fabbisogno dell’azienda, (b) esigenze dei dipendenti, (c) obblighi da normative vigenti, il punto di equilibrio risiede nella capacità dello strumento gestionale utilizzato di amministrare ad hoc ed in modo semplice, intuitivo, completo ed efficiente l’organizzazione dei turni e flussi di attività, risolvendo criticità e ottimizzando tutti quei processi legati all’organizzazione del personale, in grado di creare un vantaggio competitivo multi dimensionale in termini di tempi, costi ed employee satisfaction.
Soluzioni correlate:
People Smart: https://www.zucchetti.it/it/cms/soluzioni/software-hr-zucchetti/people-smart
ZScheduling: https://www.zscheduling.it/website/cms/home.html
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